In queste giornate difficili molti eventi vengono annullati assecondando le linee guida sanitarie, che, tra le altre cose, sconsigliano luoghi affollati per i rischi connessi alla diffusione del (cosiddetto) nuovo coronavirus. Molte aziende e brand di alto livello si stanno quindi attrezzando per trasformare i tradizionali eventi fisici in eventi in streaming.
È ad esempio il caso di vari brand automobilistici, che per via dell’annullamento del Salone di Ginevra, hanno scelto di proporre eventi in streaming per presentare le proprie novità, o di Facebook, che in alternativa al tradizionale F8 ha preferito organizzare piccoli eventi locali o eventi in live streaming, ma anche di situazioni curiose come quella della diocesi di Bresso (MI), che ha deciso di trasmettere in streaming su Facebook e Instagram le funzioni religiose.
In molti casi tuttavia, lo streaming viene ancora utilizzato solo come strumento meramente tecnico, di amplificazione di un evento concepito comunque per essere fisico. È molto raro infatti che un brand decida di creare un evento nativo online, e la presenza di un pubblico anche piccolo a cui rivolgersi (ad esempio di giornalisti e addetti ai lavori), finisce col relegare gli utenti online a semplici testimoni a distanza che devono accontentarsi di “un saluto a chi ci segue su Facebook”. Se già accade questo, è poi facile immaginare quanto poco venga sfruttata la possibilità di rendere addirittura protagonista la stessa platea online, almeno al livello minimo di interazione fatto di domande da rivolgere ai conduttori.
Come si può quindi valorizzare al massimo un evento in live streaming, sfruttandone tutte le potenzialità?
La prima e più importante cosa da fare è proprio archiviare la mentalità da conferenza stampa – dove l’evento è interamente centrato sulla location e sui giornalisti fisicamente presenti – e provare almeno a mutuare l’approccio dalla vecchia tv tradizionale, in cui al centro c’è lo spettatore remoto, e il pubblico in sala è coinvolto secondariamente (o almeno sullo stesso piano).
Il passo successivo però è quello di progettare una scaletta utile e interessante per chi segue da casa: l’attenzione dei potenziali utenti online è limitata e molto contesa, e vince chi è in grado di ottenerla soprattutto con la qualità dei contenuti. È il caso ad esempio della presentazione della Jaguar F-Pace, un progetto nativo streaming (quindi senza pubblico fisico) che curammo come Vudio insieme all’agenzia Spark44 nel 2016. Il format, dedicato agli utenti del Jag Club prevedeva la presenza di un giornalista, che si occupava di curare scaletta, intrattenimento e interazione con il pubblico da casa (fra cui la ricezione di domande), e un ingegnere dell’azienda, con il compito di entrare molto nel vivo degli aspetti tecnici della nuova auto e rispondere alle domande da casa. Era inoltre possibile per gli spettatori scegliere il punto di vista, selezionando un canale in cui erano visibili solamente le immagini dei dettagli dell’auto ripresi da una steady-cam, accompagnate dal solo audio dei conduttori
L’interazione con gli utenti è ovviamente fondamentale trattandosi di streaming su internet, e il livello minimo è consentire agli utenti di porre domande, attrezzandosi per poterle leggere in diretta e rispondere. Ma ci sono alcuni casi in cui gli utenti vengono coinvolti in modo maggiore, come ad esempio nel caso di Glengoyne, la casa di whisky scozzese che nel 2017 organizzò una degustazione di alcuni whisky da barili appena aperti lasciando decidere gli spettatori quale di essi sarebbe stato commercializzato per primo.
Per concludere, va sottolineato come anche nel caso dei live streaming potrebbe essere interessante costruire format diversi a seconda delle piattaforme social di distribuzione. Il pubblico di Instagram ha età e abitudini molto diverse dal pubblico di Facebook o da quello di Youtube, e trasmettere flussi diversi con regie diverse a seconda della piattaforma può realmente fare una notevole differenza di engagement. Ad esempio si possono ormai sfruttare facilmente in regia flussi provenienti da smartphone, da gopro o da altri device non convenzionali, consentendo partecipazione da punti di vista alternativi.
Con l’aumentare della banda disponibile, e con la crescente abitudine degli utenti a guardare contenuti in streaming, diventa sempre più interessante per i brand ideare e progettare eventi che prevedano intrattenimento, coinvolgimento e partecipazione live degli utenti online, trasformando un evento trasmesso in live streaming in un evento online. un’occasione che non dovrebbe essere trascurata o sfruttata solo come ripiego.
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