Cos’è un videoblog? Il termine è nato nel 2000, e definisce un blog personale i cui post sono una sequenza di video anziché di testo o di foto. Oggi le piattaforme e le modalità di condivisione dei propri video sono molte e diverse, ma la natura dell’attività è rimasta la stessa: continuiamo a definire videoblog qualunque progetto personale, seriale e continuativo basato su video, pubblicato su una qualsiasi piattaforma sociale (blog, canale youtube, pagina facebook, tumblr blog).
Se sei un freelance, o hai una microimpresa, o sei un semplice appassionato di uno specifico argomento, il videoblog è una semplice e ottima soluzione per affermare la propria competenza su uno specifico tema, e per creare una community di appassionati e leali followers. A differenza del testo, un video consente infatti di creare un rapporto più diretto ed empatico con chi ci segue, consentendo nel tempo la costruzione di una relazione più solida e fruttuosa.
Avviare un videoblog non è difficile, basta uno smartphone con camera frontale o una telecamera economica con schermo LCD orientabile (che serve per vederti mentre ti stai riprendendo), ed uno spazio arredato gradevole e ben illuminato. Di questo parleremo approfonditamente nel corso del Digital Update del 14 Dicembre , ma vorrei intanto darti alcuni primi, piccoli consigli che possono consentirti di partire subito con il piede giusto, evitando errori comuni che potrebbero scoraggiarti. Vediamoli insieme.
Sembra facile, ma non lo è. Trovare un argomento, e il tono di voce con cui trattarlo, è davvero l’aspetto più delicato e importante del tuo progetto di videoblogging. Certamente deve trattarsi di un argomento legato alla tua attività di freelance, o di piccolo imprenditore, o di consulente; ma è fondamentale che l’argomento sia piuttosto preciso, perché possa risaltare fra i tanti. È un po’ come le keyword di google che associ ai tuoi contenuti: più sono precise, e più sarà facile trovare proprio i tuoi. Ad esempio: Digital Marketing è un argomento specifico ma ancora molto ampio; Newsletter marketing invece è molto preciso, ed è possibile che tu sia fra i pochi ad occuparsene. È vero, da un lato si rischia di limitare eccessivamente la tua audience, ma allo stesso tempo sapremo che quella che abbiamo identificato sarà fortemente motivata, piuttosto leale, e a maggior potenzialità di crescita.
Subito dopo aver scelto l’argomento, l’altro aspetto fondamentale è la continuità. Prima di partire con un progetto di videoblog, dobbiamo avere l’assoluta certezza di poter garantire un flusso di contenuti continuo e costante. Non c’è una formula magica per risolvere questo problema, ma posso provare a darti qualche utile consiglio.
Normalmente un videoblog si basa sulla ripresa del tuo volto, un aspetto fondamentale per creare quella relazione empatica di cui parlavamo prima. Tuttavia, per quanto tu possa aver talento da showman, una ripresa continua del tuo volto per molti minuti potrebbe anche annoiare. È necessario e utile alternare con qualcosa di diverso, qualcosa di concreto da mostrare, che renda in pratica l’argomento di cui stai parlando. In questo modo avrai più strumenti per mantenere alta l’attenzione dei tuoi spettatori.
Alcuni esempi:
Ti suggerisco di prepararti una scaletta molto precisa con la sequenza dei contenuti. In questo modo quando ti troverai ad assemblarli con un software di editing ti troverai molto avvantaggiato, visto che dovrai soltanto unire i pezzi.
Ne approfitto per segnalarti alcuni software economici o gratuiti per fare questo lavoro:
iOS o Mac: Imovie. Adobe Premiere Clip
Android: Cyberlink Power Director, Adobe Premiere Clip
Windows: Pinnacle Studio, Wondershare Filmora, Shotcut
Posso assicurarti che la maggior parte delle persone che seguiranno il tuo videoblog vorranno in primo luogo sentire bene cosa hai da dire. Il microfono in dotazione di smartphone o videocamere è generalmente di qualità medio bassa. La soluzione migliore è acquistarne uno aggiuntivo da collegare al tuo strumento di ripresa. Se stai usando uno smartphone, il mio consiglio è acquistare un microfono usb che ha il vantaggio di essere tutto digitale. Io mi trovo molto bene con il Samson Go Mic che ha anche una comoda clip che consente di fissarlo allo smartphone. Se invece stai usando una videocamera, ti consiglio l’ottimo Videomicro di Rode. Cerca di non essere troppo distante dal microfono quando parli, in questo modo eviterai fastidiosi echi.
Ricorda anche di utilizzare delle musiche di sottofondo: aiutano ad ammorbidire il tuo prodotto creando la giusta atmosfera. Non è facile trovare musica di qualità utilizzabile gratuitamente, ma in molti casi può essere sufficiente specificare l’autore dell’opera, soprattutto se non si fa del proprio video un utilizzo commerciale. Qui puoi trovare un’esaustiva lista di siti che forniscono musica gratuita o con licenza di attribuzione
Qualunque sia lo strumento di ripresa che scegli, è fondamentale acquistare un buon cavalletto orientabile. Ad esempio questo AUKEY è un treppiede da tavolo economico e robusto, adatto per smartphone e telecamere. Puoi usarlo sia per riprendere il tuo volto mentre parli, sia per inquadrare un’attività che stai svolgendo.
Affinchè il tuo progetto abbia un senso, deve avere uno sviluppo nel tempo. Non basta creare e pubblicare qualche video e sperare che qualcuno li guardi. Naturalmente ci sono molte forme di promozione a pagamento su piattaforme come Facebook o Youtube, ma inizialmente conviene concentrare la tua attenzione sulla creazione di relazioni. Qualche esempio?
(La foto è di Jim Makos, licenza CC BY-ND 2.0. La foto è tagliata, l’originale è qui.)
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